marcomancini.co.uk
photography and visual arts

© 2005-2023

 
http://www.marcomancini.co.uk/ih/files/gimgs/th-8_cascine_cop.jpg
 

Cascine di Tavola 2006 (2011)
Studio sull'inconscio tecnologico…

Il progetto muove dalla denuncia civile suscitata dal luogo dell’incuria e della triste speculazione, Le Cascine di Tavola. In questo luogo si assiste alla distruzione della storia, manufatti della magnificenza medicea sono abbandonati o ridotti in rovina, come la fattoria del 500, oppure antichi ponti del parco sono crollati per l’incuria.

Oltre a suggerire una civile indignazione con queste immagini del 2006 si ricercano le specificità e le implicazioni degli inconsci tecnologici nel medium fotografia e delle attuali implicazioni tecnologiche.
Le due serie fotografiche presentate sono parallele e il primo elemento di ciascuna serie presenta la riproduzione di un negativo accompagnato dal relativo provino.

Le 6 stampe centrali sono ottenute attraverso successive fasi di scansione e stampa a partire dal provino.

Fase dopo fase i colori virano e si sbiadiscono, si perde il fuoco, i difetti delle varie fasi vengono smussati e il tutto volge a una sorta di pittorialismo.

Questo procedimento ci porta a riflettere su quanto nella fotografia è apportato autonomamente dalla macchina e sulla riproducibilità della fotografia.

Il processo interrotto dopo 6 cicli potenzialmente potrebbe andare avanti all'infinito.

Mentre gli elementi precedenti rappresentano una fase passiva in cui la macchina sembra agire quasi “autonomamente”, l'ultimo elemento rappresenta invece la fase creativa, ottenuta dalla “manipolazione” dell'immagine che la precede tramite una forma quasi primordiale di Photoshop: l'utilizzo esclusivo delle impostazioni di stampa (contrasto, desaturazione del colore, riquadramento, etc...). Questo tipo di “manipolazione” richiama l'artigianalità tecnica della figura dello stampatore ed è metafora dello sforzo del fotografo di controllare i processi e di trasmettere il proprio messaggio di denuncia civile.