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photography and visual arts

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Untitled (2006)

Haiku
vecchio ponte
l’acqua non scorre più...
luce obliqua

Marco Mancini

In questo breve percorso visivo, attraverso alcuni piccoli elementi (la goccia, i riflessi, lo scorrere, la ruggine, la pietra levigata), si vuole rivisitare l’acqua, le sue forme, le sue espressioni, i suoi luoghi, sulle tracce delle suggestioni che questo elemento ha avuto e ancora oggi ha sull’immaginario collettivo. Ogni fotografia è significante per ciò che mostra, ma anche per ciò che non mostra, ovvero per il vuoto che essa lascia dietro di sé. Proprio il vuoto è uno dei motivi per cui la fotografia si avvicina talvolta ad alcune espressioni dell’arte delle xilografie giapponesi, gli ukiyo-e, e dei quadri di alcuni pittori impressionisti, in particolare di quelli japonisants. Soggetti tagliati oppure segregati in secondo piano, messa a fuoco su figure periferiche, ingrandimento quasi parossistico del particolare, questi solo alcuni degli aspetti. Questa idea di vuoto è ben presente in questi scatti. Esemplare una delle fotografie, sul cui sfondo si vede un ponte, l’acqua non è visibile, ma ci sembra quasi di sentirla scorrere sotto alle foglie cadute... in un’istante l’immagine si riempie di un senso nostalgico, intensificato dalla luce obliqua del sole invernale.
Da una foto all’altra i materiali, le forme e i colori si richiamano l’un l’altro: i riflessi, il lastricato, le ombre, i rivoli. Un gioco sottile tra oggettività e soggettività proprio dell’atto fotografico in sé, una specie di camouflage cui l’acqua si presta molto bene.