marcomancini.co.uk
photography and visual arts

© 2005-2023

 
http://www.marcomancini.co.uk/ih/files/gimgs/th-5_xmas.jpg
 

Xmas Economy (2013)
Screenshots

en Series of four diptychs, inkjet print, 20×30 cm, on photographic paper and cardstock.
The artist investigates the economy of Christmas through some of its symbols.
The work is achieved completely off-camera; the images, taken from the Internet and almost exclusively from advertisements, are removed from their context and over-enlarged to the point of showing their pixels, marks of color, the "atoms" of photography.
The series is organized in diptychs to put the accent – through the juxtaposition of two twin images, one printed on photographic paper, the other on cardstock – on the theme of the technological unconsciousness and the illusion of reality.

it Partendo da una riflessione sul tema della mostra "Giardino d’inverno. L’economia del dono" (Dryphoto arte contemporanea, Prato, dicembre 2013), la contrapposizione tra l’economia del dono e l’economia di mercato, il progetto investiga l’economia del Natale attraverso alcuni dei suoi simboli.
Il lavoro è realizzato off-camera con la tecnica dello screenshot.
Le immagini, individuate in rete e tratte dal materiale pubblicitario che ci bombarda con particolare insistenza in occasione del Natale, sono decontestualizzate, fortemente ingrandite e destrutturate a tal punto da mostrare i pixel, le macchie di colore, la materia fotografica primordiale.
I simboli così rappresentati sono talmente radicati da decenni di “imprinting” che lo spettatore riesce a liberarli dalle interferenze e a ricostruirli senza difficoltà.
I temi della riproducibilità delle immagini e dell’inconscio tecnologico, entrambi cari all’autore, sono posti invece in risalto dal doppio processo di stampa su due tipologie di supporto e attraverso due stampanti distinte, di cui una volutamente difettosa.
La stampante difettosa è utilizzata per realizzare le immagini su carta fotografica.
La macchina partecipa al processo di creazione artistica interrompendo in modo casuale la stampa, lasciando le immagini incompiute e contemporaneamente svelando il processo di formazione dell’immagine attraverso il depositarsi degli strati di inchiostro.
La stampa su cartoncino risulta invece “compiuta”, più pittorica, quasi “acquarellata”, il supporto e la macchina hanno portato a una diffusione dell’errore, il pixel è meno evidente.
Confrontando le immagini ci si chiede quale delle due rappresentazioni sia la più autentica.
Da un lato l’artista cerca di svelare il “trucco” della fotografia digitale tramite la rappresentazione della realtà del pixel ma dall’altro la macchina cerca di camuffare e abbellire, avvicinandosi a uno standard preimpostato di realtà ideale.
La serie è articolata in dittici per porre l’accento tramite la contrapposizione delle due immagini gemelle sull’attualità e l’importanza del tema dell’inconscio tecnologico e sull’illusorietà della rappresentazione della realtà.